domenica 15 marzo 2020

  NIETZSCHE




Figlio di un pastore protestante, studia all’università di Bonn e di Lipsia, vince molto giovane la cattedra di filologia all’università di Basilea. Nel 1879 per problemi fisici, è costretto a lasciare l’insegnamento e trascorre dieci anni, circa dedicandosi a un ‘intensa attività di studio e scrittura, la sua malattia si acuirà e sfocerà in infermità mentale. Dopo il nichilismo con cui si erano dissolti i valori platonico-cristiani, Nietzsche vede per la filosofia un nuovo scopo, uno scopo costruttivo: il divenire nella circolarità di piacere e dolore, consente di amare il mondo “amor fati"
e di riscattarlo in modo immanente. Questo riscatto esige il tramonto dell’idea tradizionale di uomo “per costruire la casa all’oltreuomo”, capace di edificare autonomamente un’esistenza colma di vita e di senso. Tutto il suo pensiero è raccolto nelle sue celebri opere: La nascita della tragedia dello spirito della musica, Umano troppo umano, libro per spiriti liberi, Aurora. Pensieri sui giudizi morali, Così parlò Zarathustra, Aldilà del bene e del male, La gaia scienza, Genealogia della morale, Volontà e potenza.  
NIETZSCHE: RIASSUNTO COMPLETO DELLE OPERE. Con La nascita della tragedia dello spirito della musica Nietzsche critica il carattere unilaterale e riduttivo della cultura tedesca del suo tempo, in cui predomina “l’uomo teoretico” e corrispondente al mondo della scienza e della divisione tecnica dei compiti; esso è caratterizzato dalla fiducia nella possibilità di correggere il mondo per mezzo del sapere, in una vita guidata dalla sola scienza. Con ciò l’arte stessa viene subordinata al concetto: l’impulso apollineo rappresenta il mondo del sogno e all’arte dello scultore, e l’impulso dionisiaco, corrisponde al mondo dell’ebrezza creativa e alla musica. Grazie alla “volontà ellenica, arte dionisiaca e apollinea si uniscono e producono l’opera d’arte completa, cioè la tragedia attica. In questo periodo Nietzsche è influenzato sia dalla metafisica di Schopenhauer con la distinzione tra mondo delle rappresentazioni e mondo della volontà, sia dal dramma musicale Wagneriano che cerca di fondere arte, mito, poesia, per essere un opera d’arte totale.
Nietzsche denuncia i danni provocati dalla mentalità storicistica, quali la riduzione delle verità a eventi fugaci, la passività dell’uomo nei confronti della tradizione e  del passato , l’identificazione del divenire della storia con un progresso univoco. A tutto ciò Nietzsche oppone, la capacità di dimenticare e di sentire “in modo non storico” a favore della felicità e della vita. Per creare una storia nuova e non ripetitiva del passato, bisogna adottare un atteggiamento antistorico e sovrastorico.

  • Con Umano troppo umano. Un libro per spiriti liberi, parla di una “chimica delle idee e dei sentimenti religiosi, ed estetici”. L’opera si presenta come un discorso sul metodo, e tale metodo consiste nel sapere rendere giustizia alla conoscenza disdegnando “tutto ciò che acceca e confonde il giudizio delle cose “, per conoscerle invece, in modo puro e con occhio attento.
  • In Aurora. Pensieri sui giudizi morali, del 1881, si dedica all’analisi dei presupposti della morale, principalmente rappresentati dalla pressione della paura e conformismo sociale.
  • Ne La gaia scienza, critica il sapere scientifico, rimproverandogli di voler spiegare tutto col nesso di causa effetto, che consente di descrivere il divenire, ma nello stesso tempo, non riesce a farlo comprendere all’uomo nei suoi aspetti qualitativi.
  • In Così parlò Zarathustra affronta il compito di pensare l’uomo e il mondo dopo che, a causa della secolarizzazione della cultura e società,  “ Dio è morto”.  Il divenire concepito come “eterno anello dell’essere, nella circolarità di piacere e dolore, consente di amare il mondo.
  • In Aldilà del bene e del male e nella Genealogia della morale la morale platonico-cristiana, con i suoi valori di umiltà e compassione, rassegnazione e uguaglianza,  viene stigmatizzata come morale degli schiavi, che dicono no alla vita, e del sentimento contro le virtù praticate positivamente dagli aristocratici (magnanimità, capacità di eccedere e di donare.
  • Nel 1901, alcuni appunti e frammenti postumi, sono stati raccolti dalla sorella, in modo arbitrario e condizionato dalle sue simpatie razziste e autoritarie, sotto il titolo di Volontà e potenza, un opera che ha contribuito al travisamenti del pensiero nietzscheano.





                                                                                                                                                           







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