Figlio di un pastore protestante, studia all’università di Bonn e di Lipsia, vince molto giovane la cattedra di filologia all’università di Basilea. Nel 1879 per problemi fisici, è costretto a lasciare l’insegnamento e trascorre dieci anni, circa dedicandosi a un ‘intensa attività di studio e scrittura, la sua malattia si acuirà e sfocerà in infermità mentale. Dopo il nichilismo con cui si erano dissolti i valori platonico-cristiani, Nietzsche vede per la filosofia un nuovo scopo, uno scopo costruttivo: il divenire nella circolarità di piacere e dolore, consente di amare il mondo “amor fati"
e di riscattarlo in modo immanente. Questo riscatto esige il tramonto dell’idea tradizionale di uomo “per costruire la casa all’oltreuomo”, capace di edificare autonomamente un’esistenza colma di vita e di senso. Tutto il suo pensiero è raccolto nelle sue celebri opere: La nascita della tragedia dello spirito della musica, Umano troppo umano, libro per spiriti liberi, Aurora. Pensieri sui giudizi morali, Così parlò Zarathustra, Aldilà del bene e del male, La gaia scienza, Genealogia della morale, Volontà e potenza.
Nietzsche denuncia i danni provocati dalla mentalità storicistica, quali la riduzione delle verità a eventi fugaci, la passività dell’uomo nei confronti della tradizione e del passato , l’identificazione del divenire della storia con un progresso univoco. A tutto ciò Nietzsche oppone, la capacità di dimenticare e di sentire “in modo non storico” a favore della felicità e della vita. Per creare una storia nuova e non ripetitiva del passato, bisogna adottare un atteggiamento antistorico e sovrastorico.
- Con Umano troppo umano. Un libro per spiriti liberi, parla di una “chimica delle idee e dei sentimenti religiosi, ed estetici”. L’opera si presenta come un discorso sul metodo, e tale metodo consiste nel sapere rendere giustizia alla conoscenza disdegnando “tutto ciò che acceca e confonde il giudizio delle cose “, per conoscerle invece, in modo puro e con occhio attento.
- In Aurora. Pensieri sui giudizi morali, del 1881, si dedica all’analisi dei presupposti della morale, principalmente rappresentati dalla pressione della paura e conformismo sociale.
- Ne La gaia scienza, critica il sapere scientifico, rimproverandogli di voler spiegare tutto col nesso di causa effetto, che consente di descrivere il divenire, ma nello stesso tempo, non riesce a farlo comprendere all’uomo nei suoi aspetti qualitativi.
- In Così parlò Zarathustra affronta il compito di pensare l’uomo e il mondo dopo che, a causa della secolarizzazione della cultura e società, “ Dio è morto”. Il divenire concepito come “eterno anello dell’essere, nella circolarità di piacere e dolore, consente di amare il mondo.
- In Aldilà del bene e del male e nella Genealogia della morale la morale platonico-cristiana, con i suoi valori di umiltà e compassione, rassegnazione e uguaglianza, viene stigmatizzata come morale degli schiavi, che dicono no alla vita, e del sentimento contro le virtù praticate positivamente dagli aristocratici (magnanimità, capacità di eccedere e di donare.
- Nel 1901, alcuni appunti e frammenti postumi, sono stati raccolti dalla sorella, in modo arbitrario e condizionato dalle sue simpatie razziste e autoritarie, sotto il titolo di Volontà e potenza, un opera che ha contribuito al travisamenti del pensiero nietzscheano.
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